mercoledì 30 marzo 2016

NIDI ISLANDESI

Casette per gli uccelli - Islanda

Queste casette colorate per uccelli le ho fotografate nell’ aprile del 2014 in un parco pubblico di un piccolo paese a 30 km da Reykjavik, in Islanda.
Ora che è arrivata la primavera potrete dedicarvi ad un'attività manuale molto divertente con i vostri bambini.
Se già possedete una casetta per uccelli in legno sul vostro balcone o nel vostro giardino potete abbellirla dipingendola con dei colori acrilici pronti all’uso. Per un effetto più duraturo la casetta può essere verniciata in seguito con una lacca trasparente per esterni.
Ricordate di non dipingere l'interno della voliera, per limitare l'esposizione degli uccelli alle sostanze tossiche.

Se  invece volete costruirne una con materiali rigorosamente di recupero ecco alcuni suggerimenti da questo link:




venerdì 25 marzo 2016

IL MONDO CAPOVOLTO






















Sono nata nell’ottobre del 1981 in una grande città del Nord Italia. Alla scuola materna, nella mia sezione, ero l'unica mancina. Alle scuole medie stessa situazione. E così anche alle superiori.
Ricordo ancora come se fosse ieri. Liceo linguistico. Quarta superiore. Prof. di matematica e fisica. Donna ormai rassegnata, consapevole di essere  “sprecata” per insegnare la sua materia in un liceo linguistico a delle “capre” come noi, allieve senza alcuna velleità in ambito scientifico.
Con la sua vocina stridula gracchiò: "B. alla lavagna! Ti interrogo in fisica. Disegnami il campo magnetico".
Avevo il vuoto più assoluto in testa. Presi timidamente in mano il gesso con la mia mano sinistra e cominciai a disegnare.  Non ricordo cosa disegnai, sicuramente non un campo magnetico.
La  professoressa mi fermò, stizzita: " Certo che voi mancini vedete il mondo il mondo capovolto, come se foste sempre a testa in giù".
 Tacque per alcuni secondi, poi aggiunse: " Anche mio figlio e' così, come te. Vede il mondo al contrario. Voi mancini siete portati per le materie artistiche. Le altre prof. mi hanno detto che in arte e in  lettere sei così brava. Come è possibile?”.
Poi, tra le labbra, sommessamente, disse: “Poveri voi”, ma io la sentii.
Alcuni anni fa scoprii che la malcapitata è  ora diventata una stimata professoressa universitaria.
Io invece, per fortuna, ho presto capito che non avrei studiato matematica e fisica all’Università.

Come mi consigliò  lei, e non solo, mi iscrissi ad una facoltà letteraria ad indirizzo artistico. La prof. di matematica ci aveva visto giusto.





mercoledì 23 marzo 2016

A CHI SOMIGLIA IL MIO PAPA'?




Il 19 marzo, in occasione della festa del papà, al Bi di Cormano, con l’associazione Progettoqualegioco, i bambini hanno trasformato i vasetti dello yogurt da bere in guerrieri, conigli, cosmonauti.
Siamo partiti dalla domanda: “A chi somiglia il mio papà?”.
Anche voi lettori potrete conservare i vasetti di yogurt, ripulirli e trasformarli a vostro piacimento assieme ai bambini.

Età consigliata:
dai 4 anni

Materiali:
per la base: vasetti di yogurt da bere
per gli accessori: materiali di scarto casalingo e, se a disposizione, di scarto industriale

Strumenti: forbici, nastro adesivo trasparente, pinzatrice

A venerdì per il prossimo post.
Buon lavoro!












giovedì 17 marzo 2016

DISEGNARE CON GLI STRAPPI


una tecnica adatta ai mancini che non amano le forbici

cartoncini colorati 














età: dai 4 anni

Materiali:
Ritagli o scarti di cartoncini colorati o carta da regalo
Un foglio o bristol  bianco o colorato A4 

Strumenti:
Colla stick

Scegliete un tema a vostro piacimento o, se preferite, ispiratevi ad una fiaba o una favola che avete appena letto e date libero sfogo alla vostra creatività. In passato avevo provato questa tecnica con i bambini per illustrare dei racconti di Gianni Rodari.
Strappate i pezzettini di carta a seconda delle vostre esigenze. I bimbi più piccini molto probabilmente  creeranno  disegni astratti, mentre i più grandicelli si dedicheranno al figurativo, arricchendo il disegno di  particolari.
Io ho creato un semplicissimo pesce tra le nuvole.
Sono sicura che voi potrete fare di meglio.

Se avete piacere inviatemi attraverso i social network le vostre creazioni.
Buon lavoro e alla prossima puntata!

pesce tra le nuvole  eseguito con tecnica dello strappo 

lunedì 14 marzo 2016

PERCHE' ARTE MANCINA?




Perché arte mancina?
Sono una mancina un po’ “maldestra”. Negli anni Ottanta l’Italia non era un Paese per mancini  e io impugnavo le forbici comuni con la mano sinistra e non riuscivo a tagliare perché le lame erano al contrario per me. 
In compenso si dice che i mancini abbiano successo nelle attività creative, poiché la parte destra dominante del cervello controlla  i sensi, le emozioni e l’immaginazione.
In effetti sono sempre stata dotata di una fervida immaginazione e già da bambina ero attratta dal mondo dell’arte e  del teatro.
Ho deciso di fare del mio  punto debole, il mio essere  una mancina un po’ stramba e maldestra (non solo con le forbici), un punto di forza e con il tempo di scoprire le mie capacità nascoste.
Nonostante  abbia ancora oggi difficoltà tecniche nell'impugnare gli strumenti, mi piace disegnare, creare, costruire. Perciò, grazie all'aiuto tecnico  fondamentale di Claudia, ha preso corpo il blog Arte mancina.

Cos'è arte mancina?
Arte mancina, nella sezione laboratori creativi, suggerisce idee originali  per quando fuori piove o per quando c’è il sole per genitori, nonni, zii, educatori, insegnanti, baby sitterbambini, alunni e adulti che come me si sentono ancora bambini e non hanno smesso di sognare ad occhi aperti.

La sezione “la scatola degli attrezzi” è un contenitore di riflessioni sulla didattica artistica e offrirà ciclicamente  dei percorsi che si ispireranno a  mostre temporanee e libri per bambini.

Cosa piace e non piace ad arte mancina?

     Ad “arte mancina “piace:
  • l’originalità
  •  il work in progress e il processo ludico
  • procedere per tentativi ed errori
  •  recuperare, riciclare, riusare
  • il fascino discreto delle cose sghembe e sbilenche
  •  un uso moderato e ponderato dei social network (ne troverete solo alcuni in homepage)


     Ad “arte mancina” non piace:
  •         seguire passo a passo i tutorial che si trovano in rete
  •          la parola “lavoretto”
  •          usare i pennarelli (troppo semplice e poco creativo)
  •          il modello precostituito
  •          la fretta
  •          usare le forbici (ma in qualche modo ci riesce lo stesso)

Se siete curiosi continuate a leggere i miei prossimi post.